La ricostruzione del tendine d’Achille: quando posso tornare a correre?
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La rottura del tendine d’Achille è un infortunio la cui incidenza sta aumentando negli anni, a causa dei crescenti livelli di attività fisica nella popolazione adulta, e che colpisce in particolare uomini tra i 30 e i 50 anni. Questo infortunio è altamente invalidante e genera insicurezza al paziente poiché la rottura è improvvisa senza alcun preavviso e avviene per un movimento banale. E’ normale che la persona possa chiedersi se, in seguito alla riparazione chirurgica, sarà possibile recuperare la completa funzionalità, e riprendere tutte le proprie attività. Uno degli interrogativi più frequenti riguarda la possibilità di ritornare a correre.
Cosa succede dopo l’infortunio?
La rottura del tendine è frequentemente gestita mediamente un intervento chirurgico di ricostruzione. Nel primo periodo si deve indossare un tutore per proteggere la riparazione e da subito si inizia un programma riabilitativo, per favorire il recupero delle capacità funzionali. In questo periodo è di fondamentale importanza aumentare gradualmente il carico cui il tendine è sottoposto e rispettare i tempi di guarigione, determinati da fattori quali il tipo di rottura e di intervento, o le condizioni come l’età o la compresenza di patologie. In particolare, nella prima fase della riabilitazione, si evita di poggiare il peso sul piede operato e di stirare il tendine, per non incorrere in complicanze come l’elongazione del tendine stesso, o una recidiva di rottura.
In seguito, si procede ad un rinforzo progressivo del tendine, della muscolatura del polpaccio e dell’intero arto inferiore, aumentando i carichi in modo controllato, permettendo un adattamento delle strutture. In questo periodo si può passare da esercizi più semplici, ad esempio con una fascia elastica e in scarico, fino ad esercizi più complessi, come il sollevamento sulle punte, fino ai saltelli sul posto.
Quando posso ritornare a correre?
Dopo aver completato le prime fasi del percorso, il tendine è pronto ad essere sottoposto a carichi maggiori: i protocolli riabilitativi prevedono il ritorno alla corsa mediamente dopo 4 mesi dall’intervento chirurgico. In un primo periodo, è possibile solamente una corsa tipo jogging, senza improvvise accelerazioni o cambi di direzione; infatti, per attività più dinamiche, come ad esempio gli sport di squadra, è consigliabile posticipare la ripresa a 6-9 mesi dall’intervento, avendo cura di iniziare le competizioni solo dopo un periodo di allenamento sport-specifico. La ricostruzione del tendine d’Achille è un intervento che da buoni risultati, e permette il ritorno all’attività sportiva anche di alto livello.
Il programma riabilitativo non si conclude con il ritorno all’attività, ma può essere portato avanti più a lungo, in modo da massimizzare il recupero. Infatti, i miglioramenti del complesso mio-tendineo si protraggono fino ad almeno 18 mesi dall’intervento, perciò è indicato continuare ad eseguire gli esercizi specifici, per ottimizzare i risultati.
Nel percorso di recupero, va tenuto a mente che le diverse tappe non sono definite da tempistiche fisse ed uguali in tutti i casi, anzi, il programma riabilitativo va personalizzato sulla base di fattori specifici di ogni caso, come ad esempio le esigenze personali, le aspettative di recupero, il livello di attività fisica precedente all’infortunio, o le condizioni del tendine dopo l’intervento.